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" Cos’è questo blog? Per me è il principale strumento di lavoro" Ho sempre fatto la maestra e ormai sono passati più di trent'anni. Sposata con Piero, due figli e ( per fortuna) ancora tanta voglia di fare per imparare il mio mestiere. Laureata in METODI E TECNICHE DELLE INTERAZIONI EDUCATIVE alla IULINE di Firenze:un'avventura che mi ha segnato nel profondo. Allora ho proseguito:MASTER di Primo Livello in Educazione e Formazione Pedagogia 2.0 e Laurea Magistrale in Innovazione Educativa ed Apprendimento Permanente.Ora lavoro sia alla Primaria sia presso UNIMIB come tutor coordinatore di Tirocinio per studenti di Scienze Formazione Primaria.

martedì 18 novembre 2014

L'evento del giorno

Quando utilizziamo il quaderno fucsia scriviamo l'evento del giorno cioè un fatto storico importante che ricerchiamo nel sito di Rai Storia alla sezione accadde oggi. Ma in questa giornata l'evento del giorno non sta scritto sul sito.

"I bambini più che informazioni, negli adulti cercano attenzione e punti di riferimento credibili. se si riesce ad interessarli, ad "attivarli" loro attraverso il gioco, la collaborazione reciproca, la forza del gruppo e l'utilizzo della enorme cultura latente che possiedono, sanno essere protagonisti" scrive P. Beneventi nel libro che ci ha consigliato Andreas "I bambini e l'ambiente".

Questo fatto straordinario che evoca l'ordinario si è verificato oggi in classe. Non si tratta di esplorazioni naturalistiche o di utilizzo di nuove tecnologie, ma di capacità di stare insieme e creare.

Già da un paio di settimane la classe era in fermento. Durante le pause  piovose sia in mattinata che dopo pranzo, chiusi nella nostra angusta aula, la quasi totalità della classe si è ATTIVATA per preparare una drammatizzazione sul famosissimo mito di Teseo e il Minotauro. Non che tutti siano stati attori, ma un gruppo di loro si è occupato di organizzare, un gruppo di leggere, uno di recitare...con alunni che andavano e venivano nel gruppo flessibile, tra contrasti gestiti e superati in autonomia...poi oggi il grande giorno. Per me e per la collega della classe parallela (con cui cooperiamo strettamente da anni) era stata preparato un posto riservato con tanto di nome sulla sedia;sono stati invitati anche i ragazzi dell'altra quinta. Insomma con quattro sedie,  un bastone e una felpa nera a far da vela, quattro braccia di due ragazze unite a fare il mare in cui precipitava Egeo disperato per la morte presunta del figlio, una coroncina di filo colorato che si trasformava nella costellazione di Arianna, un righello a far da spada che uccideva il Minotauro, ecco che tutto si trasformava nella magia del teatro: ciò  grazie  alla bravura degli attori,  dei narratori, delle comparse, insomma di tutti i partecipanti compresi quegli organizzatori che sono stati dietro le quinte. E' stato davvero un gran bel momento che subito mi ha fatto ritornare alla mente le parole di Beneventi che ho riportato sopra. E' questa la vera soddisfazione e bellezza del nostro stare a scuola:vedere dopo cinque anni insieme che i ragazzi da soli fanno una roba così non fa che suscitare speranza in noi. Tutto il nostro lavoro improntato sulle relazioni "sul vedere l'altro con gli occhi del cuore"costruire gruppo, cooperazione, quella che con un parolone si definisce Inclusione, credo non abbia bisogno di monumentali dichiarazioni d'intenti. Qui si è realizzato tutto questo nella buona pratica quotidiana.  Beh veramente una gran bella giornata che ricorderò per sempre.

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