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" Cos’è questo blog? Per me è il principale strumento di lavoro" Ho sempre fatto la maestra e ormai sono passati più di trent'anni. Sposata con Piero, due figli e ( per fortuna) ancora tanta voglia di fare per imparare il mio mestiere. Laureata in METODI E TECNICHE DELLE INTERAZIONI EDUCATIVE alla IULINE di Firenze:un'avventura che mi ha segnato nel profondo. Allora ho proseguito:MASTER di Primo Livello in Educazione e Formazione Pedagogia 2.0 e Laurea Magistrale in Innovazione Educativa ed Apprendimento Permanente.Ora lavoro sia alla Primaria sia presso UNIMIB come tutor coordinatore di Tirocinio per studenti di Scienze Formazione Primaria.

domenica 1 febbraio 2015

Ragionando di ricette di cucina e di Vangelo della domenica

In un ristorante un cuoco si appresta a preparare la sua ricetta:il piatto, però, non è gradevole!
"Ma come?" si domanda il cuoco "ho seguito tutti i passaggi della ricetta e il piatto non è uscito come doveva!"
Forse il cuoco non ha ben riflettuto sul suo lavoro:per preparare cibi indimenticabili il cuoco di talento ci mette del suo, la sua personalità e questo non si impara in nessuna scuola di cucina. Se io pessima cuoca seguo una qualche ricetta di cucina neanche in un'altra vita sarò capace di cucinare come fa mio marito! Lo so talmente bene che evito di dedicarmi alla cucina! Allora ecco giungere i clienti inferociti che chiamano a rapporto il Direttore del Ristorante, il cuoco incriminato e gli altri addetti tra i quali un altro paio di cuochi di pari livello. E tutti in un cicaleccio arrogante e fastidioso si premurano di consigliare al cuoco come fare:
"aggiungi più sale..."
"forse la salsa era troppo densa...la prossima volta fai così!"
Ma quelli che parlano son cuochi? No, son clienti esigenti che iniziano a dire che forse in altri ristoranti si sta meglio! Beh allora mi vien da rispondere: "Andate a mangiare da un'altra parte! Che noi insieme siam qui che cerchiamo di dare una mano al cuoco per preparare il suo piatto!" Il cuoco li ascolta tutti e si sforza di mettere in pratica quanto detto.  Uno dei due cuochi se ne va perchè se il dibattito assume il carattere del cicaleccio da talk show,  è meglio abbandonarlo, come ha scritto Boniolo nel suo Libro "Il pulpito e la Piazza". Anche il Direttore del ristorante fa un "raid" in cucina, ma niente, al cuoco proprio il piatto non riesce...e tutti quelli consigli? La montagna ha partorito un topolino! Anche gli altri cuochi continuano a stargli vicino, lo supportano, ma se uno non ci mette del suo, non ha quell'insight...come un oratore scadente,  non sarà mai in grado di fare neanche un piatto convincente. Poi ecco che tutti insieme clienti, Direttore del Ristorante, il cuoco incriminato, gli altri cuochi anche quello che ha lasciato il dibattito che tanto dibattito non era, ma una serie di monadi che parlavano solo di sè, dalla tv accesa sentono declamare il Vangelo della Domenica.

Lettura del Vangelo secondo Luca 8, 22-25

Un giorno, il Signore Gesù salì su una barca con i suoi discepoli e disse loro: «Passiamo all’altra riva del lago». E presero il largo. Ora, mentre navigavano, egli si addormentò. Una tempesta di vento si abbatté sul lago, imbarcavano acqua ed erano in pericolo. Si accostarono a lui e lo svegliarono dicendo: «Maestro, maestro, siamo perduti!». Ed egli, destatosi, minacciò il vento e le acque in tempesta: si calmarono e ci fu bonaccia. Allora disse loro: «Dov’è la vostra fede?». Essi, impauriti e stupiti, dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che comanda anche ai venti e all’acqua, e gli obbediscono?».

Chi ha orecchie per intendere intenda.

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